PROBLEMI CONNESSI ALLA RAZIONALIZZAZIONE DEL LAVORO (sociologia)
Il processo di razionalizzazione del lavoro ha influito positivamente alla società occidentale, portando a più benessere e un'esistenza più stabile.
In particolare però Karl Max denunciò gli aspetti negativi dell'organizzazione industriale del lavoro, per lui l'aumento della produttività andava a vantaggio solo dell'imprenditore e nota come l'operaio non coglie il senso dell'intero ciclo produttivo.
La divisione del lavoro, che costituiva il risvolto più importante del processo di razionalizzazione, diventa fonte di disuguaglianza sociale.
L razionalizzazione, nella misura in cui standardizza i processi produttivi e richiede l'impiego di personale poco qualificato.
Nel lavoro moderno non devono avere spazio emozioni, sentimenti, idee personali, stanchezza, iniziative estemporanee e tutto ciò che potrebbe intralciare il lavoro.
L'operaio non è padrone del prodotto del proprio lavoro ma si sente estraniato.
L'alienazione si è rilevata un problema sociale molto diffuso, non limitato soltanto al contesto dell'organizzazione del lavoro industriale ed è una condizione d'impotenza e di isolamento.
La nascita di robot ha portato all'automazione di processi di produzione sempre più complessi.
Ciò non vale solo per l'operazione in fabbrica: l'automazione si è estesa, dal settore industriale a quello dei servizi.
Nello stesso tempo ha portato un aumento della disoccupazione a causa della drastica diminuzione dei posti di lavoro.
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