sabato 9 gennaio 2021

 IL MITO (antropologia)

L'antropologo Marcel Griaule, in molti anni di ricerca e di studio, quella che egli chiamò la cosmologia Dogon: una complessa e affascinante visione dell'ordine del mondo dalla sua origine.
La cosmologia riposava su storie che raccontavano come si era formata la Terra, come erano nati i fiumi, gli animali, le piante e gli esseri umani.
Il tema del mito, come quelli della magia, del rito e della religione, ha affascinato un lungo tanto gli studiosi di storia delle religioni quanto gli antropologi. Per molti anni coerenza e, soprattutto, la loro connessione con la religione, di definire le caratteristiche del pensiero mitico
Può trattarsi di cosmologie, ossia di teorie sull'origine dell' universo teogonie, come per esempio le lotte tra divinità o spiriti, dal cui es gli uomini e gli animali, tra gli stessi esseri umani o tra le donne e gli uomini sono dipese le sorti del mondo e dell'umanità, oppure vicende accadute in un passato senza tempo e che giustificherebbero lo stato delle relazioni. Alcuni studiosi ritenevano, in passato, che i miti fossero un modo "inesatto cioè single", "primitivo", di ritenevano  di giustificare eventi realmente accaduti. Alessandro Magno, di Riccardo Cuor di Leone o del Saladino. Il mito presenta alcune caratteristiche peculiari Innanzitutto ignora, o quasi, lo spazio e il tempo. Le azioni dei protagonisti del mito sembrano non tener conto dell'anteriorità e della successione temporale. Fenomeni che nella realtà richiedono giorni, mesi o addirittura anni per compiersi, nel mito impiegano un semplice attimo personaggi del mito agiscono o abitano in luoghi impossibili da frequentare per la maggior parte o per la totalità degli esseri vielo, le il cuvielo  place, la luna, i fiumi .. Nel mito gli uomini parlano ai pesci, questi agli alberi e questi ultimi agi asur alle rocce, agli spiriti, agli dèi.  Gli animali parlano agli uomini, annullando le differenze tra regni, generi e specie, tra mondo sensibile e mondo invisibile.
Il mito tende a produrre una antropomorfizzazione della natura. Nei miti la formazione o la creazione del mondo viene quasi sempre rappresentata come il risultato di un processo di separazione e allontanamenti progressivi tra gli elementi costitutivi dell'unità originaria.
Il mito ha tante funzioni , è al tempo stesso, un atto speculativo, un racconto pedagogico, una teoria sociologica, un sistema di classificazione, per cui gli antropologi hanno cercato di studiare di volta in volta queste caratteristiche.
Il mito o almeno certi miti possono fungere da modelli per legittimare lo stato delle cose presenti.

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