lunedì 11 gennaio 2021

L'URBANIZZAZIONE E IL COSMOPOLITISMO (sociologia)

La forma territoriale tipica della società industriale come la città.
I primi centri urbani sorsero in medio oriente (mezzaluna fertile), quando alle società di cacciatori si erano sostituite quelle sulla coltivazione della terra.
La città è indice dell'esistenza di un potere statale centrale, a cui i singoli individui, le comunità locali devono sottomettersi.
Una città è un'area geografica a elevata densità abitava, in cui si concentra per un periodo di tempo duraturo una popolazione vasta ed eterogenea.
Il numero di abitanti in un luogo non determinano che esso sia una città.
La società industriale ha trovato nella convivenza uno strumento molto utile e confacente alle proprie caratteristiche distinte, facendone così un fenomeno sociale universalmente diffuso.
Fin dalla fine del XIX secolo osservatori attenti come Georg Simmel misero in luce la caratteristica peculiare dello spazio urbano: poiché si è continuamente sottoposto a un “bombardamento” di stimoli di ogni genere (ottici, acustici, siichici) e sono costantemente chiamati all'interazione con altri individui, si elabora una sorta di “difesa” basata sulla selezione degli
stimoli. La città è una grande forma di razionalizzazione della vita umana: si risparmiano tempo ed energia, si produce di più, si riesce a far convivere un alto numero di persone, a costo però di uniformare e spersonalizzare i rapporti umani, che restano inevitabilmente un livello superficiale per ciascuno entra quotidianamente in contatto con tanti altri persone.
La città è il luogo cosmopolita
per eccellenza, in cui si incontrano persone diverse da noi in continuazione. La società urbana è caratterizzata da una forte eterogeneità.
Durante gran parte del XX secolo il modello urbano di vita sociale, ormai diffuso in tutto il mondo industrializzato, è rimasto inquadrato entro i diversi contesti nazionali. È vero che la vita delle città era simile un po 'ovunque, a Berlino come a Roma o a New York, ma continuava a essere fortemente influenzata dalle norme sociali o dalle decisioni politiche nazionali. La società in cui si viveva era pur semper una società nazionale (tedesca, italiana, statunitense). Una città è una struttura sociale territoriale che permette un numero molto vasto ed eterogeneo di persone di entrare in interazione reciproca, superando gli ost
acoli normalmente posti dalle distanze spaziali.
Grazie alle nuove possibilità di movimento e di comunicazione create dalle innovazioni tecnologiche, i rapporti sociali tipicamente urbani cedenti confiní spaziali e geografici, senza dover ammassare le persone in uno spazio urbano ristretto. La globalizzazione della società contemporanea consiste, in definitiva, in questo: i rapporti sociali hanno, nel mondo, determinato i caratteri tipici delle interazioni di città, senza aver più bisogno dello spazio fisico come averestico luogo. Nella società globalizzata, la collocazione fisica di una persona nello spazio ha perso, almeno parzialmente, d'importanza.

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