L'ANTIGLOBALISMO (sociologia)
La globalizzazione, è un complesso insieme di processi che coinvolgono quasi tutti tutti gli aspetti del vivere associato. Questo però non significa che la tendenza attuale sia univoca e priva di contraddizioni. Come alcuni studiosi hanno osservato non si assiste solo a una propagazione di determinati fenomení che il nostro corso a omologare "dall'alto" i comportamenti delle motivazioni mondiali, ma vi sono anche segnali sempre più frequenti di esigenze localistiche che emergono "dal basso". Nella misura in cui si indeboliscono gli Stati nazionali, molte culture locali riacquistano forza, consapevolezza di sé. Esse riscoprono la propria identità che, in virtù della sua partícolarità, viene percepita come incompatibile con l'idea di unico orizzonte culturale global. Più ciascuno di noi è esposto al continuo bombardamento di informazioni su altre culture e su stili di vita diversi e incompatibili con il proprio, più sente necessario trovare in qualche modo delle conferme, dei "rinforzi", un ambiente sociale "famigliare" e quindi un senso di appartenenza a una comunità retta da norme sociali da lui condivise. Si tratta di una "debolezza" umana a cui le identità tradizionali e locali di ciascuno danno risposta. Come è stato detto, la nazione diventa non solo troppo piccola per risolvere grossi problemi, ma anche troppo ampia per risolvere quelli piccoli. il movimento "no global" parallelamente alla consapevolezza pubblica del processo di globalizzazione è cresciuto, a livello mondiale, il movimento cosiddetto "no global", che ha fatto della battaglia contro la to unico, ma di un insieme molto eterogeneo di movimenti locali e nazionalizzazione la propria bandiera.
Pur essendo frammentario il movimento no global è riuscito a trovare forme d’azione piuttosto efficaci.
Pur essendo frammentario il movimento no global è riuscito a trovare forme d’azione piuttosto efficaci.
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