LE DIFFERENZE CULTURALI (sociologia)
Nell'ottobre 1989 si verificò un episodio in una città francese. Secondo la tradizione musulmana, tre studenti islamici si sono presentati in classe indossando un velo e sono stati espulsi dalle autorità scolastiche dopo essersi rifiutati di toglierli. Seguendo questo esempio, nei giorni che seguirono, molte altre ragazze di fede islamica furono escluse dalle lezioni per lo stesso motivo. La vera ragione dell'argomentazione ovviamente non era tanto il fatto in sé quanto i valori che metteva in gioco. Con questo gesto le ragazze rivendicano addirittura il diritto di esprimere liberamente la propria identità religiosa. Tuttavia, lo hanno fatto in uno spazio pubblico, la scuola statale, che in Francia è costituzionalmente aconfessionale. Compagni e insegnanti protestarono, scoprendo che l'approvazione dell'hijab era un'esibizione eccessivamente ostentata di un simbolo religioso in un luogo secolare e una forma esplicita di proselitismo.
Gli aspetti problematici del hijab e della poligamia si manifestano in culture differenti, chiedendo forme esplicite o implicite di riconoscimento.
Le differenze culturali tra civiltà lontano sono sempre esistite, ma proprio la lontananza impediva che da esse nascessero conflitti sociali estesi.
I flussi migratori possono infatti innescare situazioni di conflitto perché chi emigra porta con sé un bagaglio culturale che non coincide con quello della società ospitante e può quindi portare a momenti di conflitto. Ognuno ha pratiche culturali che considera indispensabili perché parte integrante di sé e della propria identità. Se la nuova società non lo accetta, l'immigrato vive in gravi difficoltà. Quando questo accade a un numero significativo di persone, possono sorgere tensioni sociali e lotte.
Gli aspetti problematici del hijab e della poligamia si manifestano in culture differenti, chiedendo forme esplicite o implicite di riconoscimento.
Le differenze culturali tra civiltà lontano sono sempre esistite, ma proprio la lontananza impediva che da esse nascessero conflitti sociali estesi.
I flussi migratori possono infatti innescare situazioni di conflitto perché chi emigra porta con sé un bagaglio culturale che non coincide con quello della società ospitante e può quindi portare a momenti di conflitto. Ognuno ha pratiche culturali che considera indispensabili perché parte integrante di sé e della propria identità. Se la nuova società non lo accetta, l'immigrato vive in gravi difficoltà. Quando questo accade a un numero significativo di persone, possono sorgere tensioni sociali e lotte.
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