domenica 7 marzo 2021

 VERSO LA PEDAGOGIA SCIENTIFICA (pedagogia)

Un cambiamento che ha profondamente plasmato la culturaeducativa del XX secolo è rappresentato da una nuova fisionomia della pedagogia che non è più vista come l'unica conoscenza sugli esseri umani come la biologia, la psicologia e la sociologia. Era il primo nucleo del modello più tardi chiamato "scienze dell'educazione". La sua definizione è stata sostenuta dai protagonisti del rinnovamento scolastico utile all'istruzione, denominate "nuove scuole" o "nuova istruzione" e denominate "attivismo" in Italia. Fino alla metà del XIX secolo, le descrizioni educative erano derivate direttamente da presupposti metafisici o religiosi; nella migliore delle ipotesi si basavano sull'osservazione e sull'esperienza personale e non venivano mai verificate sperimentalmente. Principalmente dalla psicologia nella seconda metà del secolo, i contributi iniziarono a delineare modalità più "scientifiche" per intervenire nell'educazione, in particolare in relazione ai processi di apprendimento.
Certi studiosi anteposero la priorità della conoscenza sperimentale delle diverse caratteristiche dell’infanzia e della fanciullezza.
Nel 1905 lo psicologo francese Alfred Binet presentò i primi test di intelligenza, raccolti nella Binet-Simon intelligence scale.
Aveva uno
scopo principale cioè individuare gli alunni con un bisogno particolare nelle materie scolastiche.Si deve l’introduzione del QI (quoziente di intelligenza) allo psicologo tedesco William Stern.
Le differenze non erano soltanto di tipo quantitativo ma anche qualitativo, cioè il prevalere della comprensione a base sensoriale rispetto a quella di tipo astrattivo.
Il nome Claparède si riferisce ad un'altra area che fu intensamente coltivata dalla pedagogia scientifica all'inizio del secolo, ovvero quella degli studenti con un ritardo o anormali. I medici si limitano a diagnosticare la disabilità intellettiva di una persona senza preoccuparsi di individuarne le cause e senza offrire cure terapeutiche o educative. A tal fine, hanno preparato nuovi metodi di insegnamento che avrebbero incoraggiato il più possibile la crescita spirituale. Mentre Claparède rivolgeva la sua attenzione agli insegnanti ed era convinto che una migliore preparazione di questi ultimi potesse consentire loro di affrontare correttamente la disabilità, Decroly e Montessori fondarono scuole speciali per bambini, simili ai risultati effettivi del medico belga all'École de l'Ermitage, da lui fondata nel 1907 e avviata nel 1898 dallo studioso italiano dell'Università di Roma, non solo fornì elementi utili per l'educazione dei disabili, ma anche importanti informazioni per il rinnovamento delle pratiche didattiche per materie normali.

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