martedì 18 maggio 2021

LA SCUOLA ATTIVA, JOHN DEWEY (pedagogia) 

Dewey è il più grande educatore del XX secolo: il teorico più organico di un nuovo modello di metodo di insegnamento influenzato da varie scienze dell'educazione; lo sperimentatore più critico della nuova educazione, ne ha anche delineato i difetti e le il ruolo politico della pedagogia e dell'educazione sono considerati i cardini di una società democratica. Inoltre, le idee di insegnamento di Dewey si sono diffuse in tutto il mondo e hanno portato profondi cambiamenti, acceso dibattiti ed esperimenti e riavviato metodi di insegnamento al centro dello sviluppo culturale contemporaneo in vari paesi.

Scuola e società è il fedele resoconto dell'esperienza compiuta dalla scuola sperimentale annessa alla Facoltà pedagogica di Chicago, basata sulle attività manuali, sulla cooperazione, sulla soluzione dei problemi.  Per non essere "imposta" e artificiale, la scuola va organizzata a partire dai bisogni e dagli infantili e deve funzionare come una piccola comunità nella quale si riproducono le caratteristiche, filtrate e semplificate, della vita sociale esterna.  Essa è concepita in forma "progressiva", in quanto attività che si svolge al suo interno presuppone uno sviluppo graduale dell'allievo, partendo dall'esperienza acquisita in famiglia e nell'ambiente sociale in cui egli vive. Dewey sostiene la "scuola attiva" incentrata sugli interessi degli allievi e sulle loro energie, lo fa non soltanto per ragioni psicologiche del  sapere inteso come processo continuo.  In la "verità" non è il frutto di una speculazione astratta e data una volta per tutte, ma è continuamente sottoposta alla verifica: è "vero" (e dunque utile) ciò che siamo in grado di produrre in modo concreto e tangibile  ai fini del cambiamento positivo di noi stessi e della società nella quale viviamo. L'educazione fondata sull'esperienza educativa significa espandere l'ambito dell'esperienza dell'alunno deve saper distinguere tra le esperienze utili destinate a "moltiplicarsi fecondamente" e quelle invece "infeconde".  Questo è possibile, secondo Dewey, nella misura in cui l'educatore sa creare le condizioni ambientali idonee affinché i desideri, i bisogni e le capacità possonao esprimersi liberamente.  Il cambiamento è affidato al pensiero “pragmatismo” la cui validità poggia su una riflessione volta alla conoscenza della realtà e alla sua trasformazione (il pensiero riflessivo).

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