venerdì 28 maggio 2021
mercoledì 26 maggio 2021
L'APPRENDIMENTO, BRUNNER (pedagogia)
L'apprendimento è possibile grazie alla costruzione sociale di significati che ne garantiscono la comunicazione e la negoziabilità, cioè la capacità di adattarsi alle diverse culture. Siamo ancora tutti vittime del pregiudizio (una concezione piuttosto ingenua della mente) che la mente del bambino sarebbe una tabula rasa senza modelli culturali propri. Secondo Bruner, lo sviluppo della mente non è solo segnato da fasi biologicamente determinate, ma è influenzato dalla cultura di una società e dall'interazione con altri esseri umani. I significati risiedono certamente nella nostra mente. A partire da questa acquisizione, Bruner definisce la propria posizione su tre temi: contro il computazionalismo, cultura di appartenenza e modello aperto.
CÉLESTIN FREINET, PEDAGOGIA MARXISTA (pedagogia)
lunedì 24 maggio 2021
MASS MEDIA E COMUNICAZIONE (sociologia)
sabato 22 maggio 2021
JAQUES MARITAIN, L'UOMO INTEGRALE (pedagogia)
Sebbene il primo abbia portato al nichilismo e allo scetticismo, se fosse stato aggiornato per la prima volta sotto forma di umanesimo olistico, cioè un umanesimo che valorizza l'umanesimo, avrebbe potuto reintrodurre se stesso come capacità effettiva di affrontare i problemi umani. A tipo di umanesimo che rispetta l'integrità delle persone, accetta cose positive nelle diverse idee delle persone e realizza un'integrazione fruttuosa. Questo è il duplice significato dell'aggettivo "intero", Maritan lo usa per limitare il suo umanesimo, la connotazione è "ideali storici specifici", può essere attraverso pars destruens (una critica al concetto di persone senza Dio) e pars costruzione (nuovo Proposta umanista) Secondo un filosofo francese, il contributo sostanziale alla costruzione del nuovo umanesimo viene dalla reinterpretazione del tomismo nel Medioevo.
Nella pedagogia Maritaiana è fondamentale la distinzione tra “individuo” e “persona”.
L’educazione della persona è paragonabile ad un risveglio umano.
GIOVANNI GENTILE, L'ETICA DELL'EDUCAZIONE (pedagogia)
In tema di riforma educativa, si colleghi il metodo di insegnamento al progetto di educazione politica, in cui si valorizza la funzione "nazionale" della scuola. Il "noi" profondo della nazione degli studenti è il progetto ideale dello spirito, della storia e dell'autocoscienza della "vita universale". "Artista e sognatore", una realtà viva, non ha nulla a che vedere con i "bambini fantoccio" descritti dalla psicologia evoluzionista, ed è stato rifiutato dagli studiosi siciliani come "bambini nella mitologia".
Basandosi sul superamento del dualismo realtà-spirituale e sulla sua soluzione nel comportamento puro, cioè nell'attività pensante assoluta, c'è una perfetta continuità tra il suo pensiero educativo e la filosofia: l'educazione è un comportamento umano, quindi è stato appreso da qualsiasi procedura empirica.
Vale anche in pedagogia la distinzione tra le nozioni di concetto e di pseudoconcetto che nega il valore della scienza se separata dalla riflessione filosofica.
giovedì 20 maggio 2021
WELFARE STATE E TERZO SETTORE (sociologia)
Il termine Welfare indica uno stato di benessere, di assistenza quindi ciò che un paese attiva all’interno dello stato.
Il sistema Welfare di un paese è il complesso di leggi per la sicurezza sociale, la tutela, accesso alle risorse culturali, l’assistenza sociale, sanitaria e l’istruzione, il cui scopo è quello di ridurre le disuguaglianze sociali.
I diritti garantiti dallo stato ai suoi cittadini vengono chiamati diritti di cittadinanza.
In Italia è la costituzione ha garantire questo stato di diritto che impedisce che ci siano delle disuguaglianze.
Il Welfare State si occupa maggiormente di tre ambiti generali: previdenza sociale, assistenza sociale e assistenza sanitaria.
Il terzo settore è un nuovo operatore economico che si colloca tra lo stato e il mercato, quindi i bisogni dei cittadini moderni sono soddisfatti in questo modo da tre operatori economici: lo Stato, le imprese e il terzo settore.
Una delle caratteristiche del terzo settore riguarda le imprese che devono svolgere la loro attività attraverso l’assistenza sociale e sanitaria, la beneficienza, tutela diritti civili, l’istruzione e la formazione, la ricerca scientifica, lo sport dilettantistico, la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico e storico.
Essendo le associazioni di volontariato imprese no profit esse non possono distribuire gli utili fra gli associati ma i profitti devono essere reinvestiti nelle attività svolte.
Il terzo settore ha assunto con il tempo un’ importanza sempre maggiore, per lo sviluppo del territorio,poichépromuove contemporaneamente: sviluppo sociale ed economico, la solidarietà attraverso il volontariato e l’occupazione grazie agli enti del terzo settore.
Gli enti del terzo settore non sono solo luoghi dove operano i volontari, ma anche soggetti che forniscono occupazione a lavoratori interessati a unire le proprie esigenze con il benessere della società.
martedì 18 maggio 2021
MARIA MONTESSORI (pedagogia)
Tornata in Europa nell'immediato dopoguerra, Maria Montessori ottenne finalmente molti riconoscimenti anche in Italia e trascorse gli ultimi anni assorbita in un'intensa attività di ripensamento e aggiornamento della sua concezione educativa; ne scrisse nelle opere che costituiscono il suo testamento pedagogico: Formazione dell'uomo e la mente del bambino.
Queste nuove scuole infantili, inizialmente destinate ai bambini di età compresa fra 3 e 6 anni, si caratterizzano in primo luogo per un'organizzazione dell'ambiente a misura di bambino. L'arredo scolastico e i materiali didattici sono predisposti in modo che ogni elemento possa essere agevolmente maneggiato e spostato. Gli oggetti non sono più nelle mani del maestro, ma sono offerti alla libera scelta degli allievi. Viene abolito il banco che tiene immobile l'alunno, costringendolo a compiere lavori ed esercizi obbligati. Al suo posto sono sistemati piccoli tavolini che agevolano il bambino a "fare da sé". All'insegnante è attribuito un compito non direttivo, bensì di consiglio, aiuto, sostegno e stimolo, evitando il ricorso a premi e castighi. Un secondo e decisivo aspetto riguarda il materiale didattico, detto anche "di sviluppo": solidi da incastrare, blocchi, tavolette, figure e solidi geometrici da ordinare secondo le dimensioni, matasse colorate, campanellini.
Attualmente sono in funzione circa 25 mila scuole che utilizzato il metodo Montessoriano.
ATTIVISMO, ÉDOUARD CLAPARÈDE (pedagogia)
La validità dell'azione educativa dipende dalla preparazione psicologica degli insegnanti e dalla loro capacità di avvalersi di uno "spirito scientifico" adeguato, in grado di aiutarli a migliorare la loro professione attraverso l'osservazione e la sperimentazione di nuove pratiche educative e didattiche.
La diversità delle attitudini ei differenti ritmi di sviluppo propri di ogni studente gli aspetti ignorati dalla scuola tradizionale richiedono un'organizzazione della vita scolastica "individualizzata" (non individualistica), cioè predisposta secondo i ritmi di apprendimento e le specifiche caratteristiche personali. Claparede esemplifica in che modo questo sia possible: egli suggerisce il superamento del modello scolastico tradizionale articolato in classi rigide formate secondo il principio dell'età anagrafica e prospetta invece la possibilità di strutturare gli apprendimenti in classi mobili, classi parallele, sezioni parallele, discipline opzionali , impiego di materiali autocorrettivi ecc.
Alla pedagogia tradizionale, verbalistica e dogmatica, Claparède oppone la pedagogia sperimentale. Nessuna ragione teorica può sostenere l'idea che le questioni pedagogiche non vadano anch'esse sottoposte ad adeguata sperimentazione.
LA SCUOLA ATTIVA, JOHN DEWEY (pedagogia)
Dewey è il più grande educatore del XX secolo: il teorico più organico di un nuovo modello di metodo di insegnamento influenzato da varie scienze dell'educazione; lo sperimentatore più critico della nuova educazione, ne ha anche delineato i difetti e le il ruolo politico della pedagogia e dell'educazione sono considerati i cardini di una società democratica. Inoltre, le idee di insegnamento di Dewey si sono diffuse in tutto il mondo e hanno portato profondi cambiamenti, acceso dibattiti ed esperimenti e riavviato metodi di insegnamento al centro dello sviluppo culturale contemporaneo in vari paesi.
Scuola e società è il fedele resoconto dell'esperienza compiuta dalla scuola sperimentale annessa alla Facoltà pedagogica di Chicago, basata sulle attività manuali, sulla cooperazione, sulla soluzione dei problemi. Per non essere "imposta" e artificiale, la scuola va organizzata a partire dai bisogni e dagli infantili e deve funzionare come una piccola comunità nella quale si riproducono le caratteristiche, filtrate e semplificate, della vita sociale esterna. Essa è concepita in forma "progressiva", in quanto attività che si svolge al suo interno presuppone uno sviluppo graduale dell'allievo, partendo dall'esperienza acquisita in famiglia e nell'ambiente sociale in cui egli vive. Dewey sostiene la "scuola attiva" incentrata sugli interessi degli allievi e sulle loro energie, lo fa non soltanto per ragioni psicologiche del sapere inteso come processo continuo. In la "verità" non è il frutto di una speculazione astratta e data una volta per tutte, ma è continuamente sottoposta alla verifica: è "vero" (e dunque utile) ciò che siamo in grado di produrre in modo concreto e tangibile ai fini del cambiamento positivo di noi stessi e della società nella quale viviamo. L'educazione fondata sull'esperienza educativa significa espandere l'ambito dell'esperienza dell'alunno deve saper distinguere tra le esperienze utili destinate a "moltiplicarsi fecondamente" e quelle invece "infeconde". Questo è possibile, secondo Dewey, nella misura in cui l'educatore sa creare le condizioni ambientali idonee affinché i desideri, i bisogni e le capacità possonao esprimersi liberamente. Il cambiamento è affidato al pensiero “pragmatismo” la cui validità poggia su una riflessione volta alla conoscenza della realtà e alla sua trasformazione (il pensiero riflessivo).domenica 9 maggio 2021
DISTRIBUZIONE INEGUALE DELLE RISORSE (antropologia)
Negli anni 70 promuovevano un idea astratta di produttività.L'introduzione di nuove tecnologie al fine di migliorare la produttività del lavoro agricolo, oltre a nuove sementi in grado di dare frutti più ricchi, ha comportato, in molti casi, profonde modificazioni nelle relazioni sociali. Questi cambiamenti hanno riguardato la maggior parte delle comunità contadine del Sud del mondo. Tali innovazioni tecnologiche e agricole vengono introdotte per far si che i contadini, anzíché produrre solo per il consumo o per lo scambio in natura, producano per il mercato.
L'ANTROPOLOGIA E IL MONDO GLOBALE (antropologia)
LA POLITICA: UNA COMPETIZIONE PER IL CONTROLLO DELLE RISORSE (antropologia)
L'arena politica è lo spazio ideale occupato da tutti gli elementi che determinano il confronto politico tra le parti: organizzazioni, persone, valori, significati e, naturalmente, risorse materiali, tutte cose manovrate dagli attori politici nel loro confrontarsi per il potere. Gli attori politici sono quanti si confrontano nell'arena politica: sia avere individui come gli aspiranti leader di partito, fazione, lignaggio ecc.
Gli industriali fabbricanti di armi di un Paese come gli Stati Uniti possono essere, in quanto gruppo dinteresse, un attore politico di primo piano, così come l'insieme dei latifondisti di un Paese sudamericano.
In molte società mancano apparati o istituzioni preposti a far rispettare le norme in maniera coercitiva, cioè con la forza.
Il meccanismo capace di assicurare il rispetto delle regole nelle società che venivano chiamate “primitive”.
Nell’Europa feudale i privilegi della chiesa erano mantenuti dal rispetto che i membri delle comunità rurali dovevano ai pastori di anime, cioè i sacerdoti.
Le forme di organizzazione politica di dividono in una classificazione che si fonda sulla distinzione tra sistemi politici non centralizzati da un sistema di politici centralizzati dall’altro.
All’interno dei sistemi centralizzati ci sono due diverse forme: i potentati e gli Stati.
IL CONTROLLO DELLE RISORSE (antropologia)
Collane e bracciali restavano nelle mani di chi li riceveva o dei suoi eredi anche per molti anni, ma alla fine venivano sempre nuovi scambi. Durante le visite, gli scambi “rituali” erano seguiti da scambi “profani”, durante i quali i gruppi trattavano la cessione di oggetti d'uso corrente: strumenti, armi, reti da ne sca, alimenti, animali ecc. Gli oggetti rituali e quelli d'uso corrente scambiati durante le spedizioni costituivano dunque due tipi diversi di oggetti: beni di prestigio e beni di consumo, rispettivamente. Erano delle risorse materiali, ma i primi le collane e i bracciali, erano anche delle risorse simboliche grazie alle quali era più facile acquisire i beni d'uso corrente.
Il bestiame entra a far parte della compensazione matrimoniale, quindi non si può comprare.
ELABORAZIONE TEORICA E RICERCA EMPIRICA (sociologia) La sociologia ha elaborato e sviluppato metodi di rilevazione empirica . vuole avere ...
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